La Commissione Europea interviene per contenere la diffusione dei prodotti a tabacco riscaldato, in particolare tra i giovani

Che cosa dice la nuova direttiva?

La direttiva estende ai prodotti a tabacco riscaldato il divieto di aromi caratterizzanti e le norme sull’etichettatura che attualmente vigono sulle sigarette, e gli Stati non potranno più concedere esenzioni. In particolare:

  • Per quanto riguarda l’aggiunta di aromi caratterizzanti, tipo il mentolo, i prodotti del tabacco riscaldato sono equiparati alle sigarette e al tabacco da arrotolare, cioè è vietata e gli Stati non potranno concedere esenzioni.
  • Per quanto riguarda l’etichettatura, i prodotti del tabacco riscaldato sono equiparati alle sigarette, al tabacco da rollare al tabacco da pipa ad acqua, cioè i pacchetti devono riportare avvertenze sanitarie che combinano un messaggio di testo ed una immagine che segnalano i gravi rischi per la salute associati all’uso di tabacco. Gli stati membri non potranno più concedere esenzioni.

Perché la Commissione è delegata a emanare la nuova direttiva?

La direttiva 2014/40/UE (art. 7 par. 12) disponeva il divieto di aggiunta di aromi caratterizzanti per le sigarette e il tabacco da rollare, mentre gli altri prodotti del tabacco potevano essere esentati. Inoltre, ai sensi dell’art. 9, par. 2, e dell’art. 10, i tabacchi diversi da sigarette e tabacco da rollare potevano essere esentati dagli obblighi di etichettatura.

Come dovrebbe comprimersi l’offerta di prodotti a tabacco riscaldato di BAT

La stessa direttiva 2014/40/UE prevedeva (art. 2, par.28) che in caso di un aumento sostanziale dei volumi di vendita dei prodotti del tabacco riscaldato, la Commissione sarebbe stata delegata ad eliminare l’esenzione per i prodotti del tabacco riscaldato, con proprio atto.  
In sostanza, la direttiva 2014/40/UE non affida alla Commissione un potere discrezionale, ma il compito tecnico di stabilire se vi sia stato un cambiamento sostanziale delle circostanze per uno dei prodotti del tabacco, nel qual caso la Commissione è tenuta ad agire come ha fatto. La scelta politica di vietare gli aromi caratterizzanti è già stata operata dal legislatore dell’Unione nella Direttiva 2014/40/UE stessa.

Che cosa vuol dire: cambiamento sostanziale delle circostanze per un prodotto del tabacco

La direttiva 2014/40/UE (art. 2, par. 28) definisce che una “modifica sostanziale delle circostanze” è:

  • Il prodotto deve avere un volume di vendite, a livello di Unione, superiore al 2,5 % delle vendite totali di prodotti del tabacco
  • Il prodotto deve aver avuto un aumento dei volumi di vendita pari ad almeno il 10% in almeno cinque Stati membri, oppure
  • La prevalenza d’uso del prodotto, da parte dei consumatori della fascia di età under 25, ha avuto un aumento di almeno cinque punti percentuali, in almeno cinque Stati membri.

Che cosa accadrà ora?

La Direttiva sarà notificata al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa che hanno il diritto di esaminarla entro due mesi, prorogabili per altri due.
Successivamente sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore decorsi venti giorni dalla pubblicazione. A quel punto, gli stati membri avranno un massimo di sei mesi di tempo per recepire la direttiva nei propri ordinamenti.
Nutriamo pochi dubbi che, in Italia e in altri stati europei, politici e settori dei governi organici all’industria del tabacco daranno battaglia. In Italia, si distinguono nel ruolo di paladini dell’industria i Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e delle Politiche Agricole.

Commenti

La Commissaria alla salute, Stella Kyriakides, ha affermato: “Azioni più forti per ridurre il consumo di tabacco, un’applicazione più rigorosa e continuamente aggiornata per stare al passo con il flusso infinito di nuovi prodotti del tabacco che entrano nel mercato, sono fondamentali per proteggere i giovani”.
Decisamente contrarie le organizzazioni fiancheggiatrici dell’industria del vaping e del tabacco come la World Vapers’ Alliance, il cui direttore ha definito “scioccante il fatto che la Commissione stia combattendo la riduzione del danno da tabacco … un approccio negativo che non farà altro che aumentare il mercato nero e spingere le persone a tornare a fumare”.
I gruppi favorevoli al controllo del tabacco hanno accolto favorevolmente la mossa della Commissione, come ha fatto l’European Heart Network secondo il quale “… i prodotti a base di tabacco riscaldato hanno “effetti devastanti sulla salute cardiovascolare simili a quelli delle sigarette convenzionali”.
La Smoke Free Partnership, per bocca del Direttore, Antonella Cardone, ha accolto con favore la proposta della Commissione europea di vietare gli aromi nei prodotti del tabacco riscaldato e di imporre, per questi prodotti, gli stessi requisiti di etichettatura delle le sigarette. Sottolineando che: “Il divieto degli aromi nei prodotti del tabacco riscaldato è in linea con l’obiettivo del Piano europeo contro il cancro di creare una generazione libera dal tabacco con meno del 5% della popolazione che lo utilizza, entro il 2040. Allo stesso tempo, un approccio globale per proteggere i giovani le persone dai prodotti del tabacco riscaldato rimane una priorità. Questo è il motivo per cui l’imminente revisione della direttiva sull’imposta sul tabacco dell’UE è un’opportunità per fissare un’accisa minima sui prodotti del tabacco riscaldato per ridurne l’accessibilità economica”.


Fonte

COMMISSION DELEGATED DIRECTIVE (EU) …/…of 29.6.2022 amending Directive 2014/40/EU of the European Parliament and of the Council as regards the withdrawal of certain exemptions in respect of heated tobacco products. Testo originale in lingua ingleseTraduzione non ufficiale in italiano

Per approfondire

La relazione sull’impatto della Direttiva Europea 40-2014

Le due anime del governo italiano in conflitto sulla regolazione europea del tabacco riscaldato

Le Tattiche dell’Industria del Tabacco per Condizionare la Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco

Piano Europeo contro il Cancro. punto 3.2: Realizzare un’Europa senza tabacco

Impatto della Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco del 2014