Nessun miglioramento dalla legge Sirchia fino a oggi, ma continui cedimenti alla lobby dei tabacchi

La tobacco control scale (TCS) è una misura dei progressi fatti dai paesi europei, nel controllo del tabacco. Permette di assegnare un punteggio a ciascun paese e fare una graduatoria dei paesi, dai più virtuosi ai più passivi. La rilevazione viene effettuata, ogni due o tre anni, a partire dal 2005, in modo da mettere in evidenza i trend temporali paese per paese e confrontare i paesi tra di loro.

Il 2 Dicembre 2022 è stata presentata e pubblicata la TCS 2021 ad opera di Luk Joossens della Smoke Free Partnership.

La TCS misura l’attuazione, a livello nazionale, di otto politiche di controllo del tabacco descritte dalla Banca mondiale e dalla Convenzione Quadro dell’OMS per il Controllo del Tabacco dell’OMS. Si tratta di otto politiche che dovrebbero essere considerate prioritarie in un programma di controllo completo del tabacco. Quì sotto sono riportate le otto politiche prioritarie e i punti che possono essere assegnati a ciascuna. (per maggiori informazioni sui criteri di valutazione si rimanda al testo completo)

  • Aumenti di prezzo attraverso maggiori tasse sulle sigarette e altri prodotti del tabacco (da 0 a 30 punti);
  • Divieti o restrizioni al fumo in pubblico e nei luoghi di lavoro (da 0 a 22 punti);
  • Migliore informazione dei consumatori, comprese campagne di informazione pubblica, copertura mediatica e pubblicità dei risultati delle ricerche (da 0 a 10 punti);
  • Divieti totali sulla pubblicità e la promozione di tutti i prodotti del tabacco, loghi e marchi (da 0 a 13 punti);
  • Avvertenze sanitarie, con etichette grandi e dirette su pacchetti di sigarette e confezioni di altri prodotti del tabacco (da 0 a 10 punti);
  • Trattamento per aiutare i fumatori dipendenti a smettere, compreso un più facile accesso ai farmaci (da 0 a 10 punti);
  • Politiche contro il commercio illegale dei prodotti del tabacco (da 0 a 3 punti);
  • Procedure efficaci e trasparenza per evitare l’interferenza dell’industria del tabacco nelle politiche del settore (da 0 a 2 punti).
  • VALUTAZIONE COMPESSIVA (somma dei punteggi delle otto politiche da 0 a 100 punti)

VALUTAZIONE DEL CONTROLLO DEL TABACCO IN 37 PAESI EUROPEI: ITALIA A CENTRO CLASSIFICA

Scala di Controllo del Tabacco 2022, in Europa

Nove paesi (Irlanda, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Ungheria, Norvegia, Finlandia, Islanda e Romania) hanno 60 punti o più, le loro barre nel grafico sono di colore verde.
L’Italia si situa tra gli undici paesi che hanno totalizzato punteggi da 50 a 59; le barre corrispondenti sono di colore verde chiaro. Gli altri paesi sono Belgio, Spagna, Turchia, Danimarca, Israele, Grecia, Malta, Slovenia, Federazione Russa, Lituania. Mentre questi atri paesi hanno raggiunto questa posizione mediana, grazie a un maggiore impegno nel controllo del tabacco, l’Italia che era nel gruppo dei virtuosi è scesa – come si vedrà – dall’8° del 2005 al 18° posto nel 2022.
Altri 17 paesi, con le barre di colore arancio, non sono riusciti a raggiungere il valore di 50 punti che, potremmo definire il punteggio minimo accettabile.
Infine, cinque paesi (Bosnia-Erzegovina, Svizzera, Serbia, Germania e Bulgaria) hanno conseguito punteggi molto bassi, con meno di 45 punti. Sono quelli con le barre di colore rosso vinaccia.
I paesi leader nel controllo del tabacco in Europa sono quelli che hanno politiche di controllo del tabacco intersettoriali, tali da impegnare vari settori come quello dell’economia, dell’agricoltura, dell’industria, della comunicazione e quello della salute.

Dal 2005 l’Italia non ha fatto più progressi sostanziali anella prevenzione del tabagismo

Punteggio della Scala di Controllo del Tabacco in Italia (2005-2021)
Posizione dell’Italia nella Graduatoria della Scala di Controllo del Tabacco in Europa

Il trend del punteggio della scala di controllo in Italia, nei circa 15 anni della rilevazione, è sostanzialmente stabile attorno ai 50 punti, come mostra la linea continua del grafico. Siccome i criteri di valutazione sono rimasti costanti, la stabilità del punteggio sta a significare che l’Italia non ha migliorato la regolazione e la lotta al tabagismo dopo i successi della legge Sirchia del 2004-2005.

…intanto continua a perdere posizioni nella graduatoria del controllo del tabacco in Europa

L’Italia fu all’avanguardia delle politiche di controllo del tabacco in Europa, con la legge Sirchia. Dopo Italia e Irlanda, la maggior parte dei paesi europei applicò il divieto di fumare nei locali pubblici. Per questo nel 2005 si classificò all’ottavo posto e anche nell’ultima valutazione del 2021, ha ottenuto ben 18 punti su 22 per la politica degli ambienti liberi dal fumo. Ma, nelle altre politiche, la performance del nostro paese è stata giudicata modesta, in particolare nelle politiche dei prezzi: 13 punti su 30; nella spesa per le campagne informative: 0 punti su 10; nelle misure volte ad impedire alla lobby del tabacco di interferire nelle politiche del settore: 0 punti su 2.

A ragione, il commento sul nostro paese degli autori del report è laconico: “Nessuna vera novità da segnalare dal 2005 se non che la lobby dei tabacchi riscaldati è molto attiva in Italia”.

Fonte

Luk Joossens, Lilia Olefir (Smoke-Free Partnership) & Ariadna Feliu, Esteve Fernandez. The Tobacco Control Scale 2021 in Europe (Institut Català d’Oncologia).The Tobacco Control Scale 2021 in Europe.