L’incendio

Sembrava l’inferno, continuano a ripetere i residenti del palazzo di fronte. Così comincia l’articolo del quotidiano milanese IL GIORNO dell’8 luglio 2023. Nella tarda serata del giorno prima, un incendio si era sviluppato in una camera della Casa di Riposo per coniugi di Milano. Una sigaretta accesa o un mozzicone spento male aveva provocato l’incendio delle lenzuola del letto di una ospite, una bombola di ossigeno vicina al letto era esplosa. Le due poverine erano morte carbonizzate, mentre il fumo causato dall’incendio aveva invaso parte della casa di riposo e decine di ospiti erano rimasti intossicati o feriti, 14 in modo molto serio, uno gravissimo.

La stampa si concentra su possibili concause ma tace sulla fonte di innesco

La notizia, corredata dalle immagini, ha suscitato una viva impressione. Giornali e televisioni hanno dedicato ad essa articoli in prima pagina e ripetute trasmissioni. Nella ricerca di cause e responsabilità sono stati menzionati, di volta in volta, il malfunzionamento dei rilevatori di fumo, delle porte taglia fuoco, l’uso di materiale non ignifugo, la scarsezza di personale, l’addetto agli incendi che si sarebbe dovuto occupare anche di un’altra casa di riposo, il sistema di allarme “affidato a una trombetta da stadio” (sic!), il ritardo dei soccorsi ecc.
Solo di sfuggita si è accennato alla causa reale: una sigaretta accesa o un mozzicone spento male. Su ciò, nessuna riflessione, nessun commento, come si trattasse di una cosa normale, o naturale, per cui l’incendio sarebbe un evento ineluttabile di cui si potrebbero solo mitigare gli effetti,
Senza pensare che nelle case di riposo vige il divieto di fumo che non vene fatto rispettare. Neppure si è dato peso a una importante concausa: l’esplosione di una bombola di ossigeno che era nella stanza. I pazienti in ossigenoterapia dovrebbero essere istruiti del grave rischio di esplosione delle bombole di ossigeno, vicino alle quali non dovrebbe essere consentito fumare.

Gli incendi domestici causati da sigarette accese non sono rari

Secondo l’annuario statistico del Vigili del Fuoco, in Italia nel 2022, essi hanno effettuato 981.000 interventi. I casi di incendio o esplosione sono stati 250.000 (il 27,5% del totale), la prima causa di intervento dei Vigili del Fuoco. Per molti incendi (4 su dieci) è stato impossibile individuare la causa, ma tra gli incendi di cui è stata ricostruita la causa, una delle più frequenti è costituita da “Mozzicone di sigaretta e fiammiferi”. Questi sono stati ben 4.431 (1,6% di tutti gli incendi residenziali).

Negli USA, la National Fire Protection Association pubblica da molti anni statistiche sugli incendi residenziali innescati da sigarette o altro materiale usato per fumare.
Durante il periodo 2012-2016, gli incendi domestici innescati da sigarette sono stati, in media, 18.100 all’anno. Hanno provocato 590 morti all’anno, 1.130 feriti all’anno e 476 milioni di dollari in danni diretti all’anno.
Quelli causati da sigarette sono stati il 5% di tutti gli incendi domestici ma hanno causato il 23% dei morti e il 10% dei feriti. Il rischio di morte, in questo tipo di incendio causato dai materiali per fumare, aumenta con l’età.

Meno sigarette, meno incendi residenziali

Uno studio ha mostrato che la mortalità per incendio residenziale è associata con la prevalenza del fumo di sigaretta negli adulti. Analizzando i dati dei morti per incendio residenziale negli Stati Uniti, dal 1999 al 2015 è stato evidenziato che il tasso di mortalità per incendio residenziale diminuiva, in media, di 2,4 punti percentuali, e che il tasso di morti per incendio residenziale attribuito alle sigarette diminuiva, in media, dl 3,5 punti percentuali all’anno. Questi andamenti andavano di pari passo con la prevalenza di fumatori adulti negli Stati Uniti, una correlazione molto significativa in entrambi i casi.

Sebbene l’associazione tra le tendenze al ribasso di questi fenomeni non sia sufficiente a dimostrare che l’una (quella della prevalenza di fumatori) sia causa dell’altra (la riduzione della mortalità), bisogna aggiungere che tale associazione non è inaspettata visto che è senz’altro vero che il fumo causa, come si è visto, un numero considerevole di incendi.

La mortalità per incendi domestici è associata alla prevalenza di fumatori

Tassi annuali di decessi per incendio residenziale e prevalenza del fumatori adulti (R=0,83), Stati Uniti, 1999-2015

La mortalità per incendi domestici causati da sigarette va di pari passo con la prevalenza di fumatori

Tassi annuali di decessi per incendio residenziale attribuiti alle sigarette e Prevalenza del fumatori adulti (R=0,80), Stati Uniti, 1999-2015

La sigaretta uccide anche così!

Fonte

Ministero dell’Interno Annuario statistico del corpo del Vigili del Fuoco dati relativi all’anno 2022

Ahrens M. Home Fires Started From Smoking. Supporting Tables. National Fire Protection Association January 2019

Kegler SR, Dellinger AM, Ballesteros MF, Tsai J. Decreasing residential fire death rates and the association with the prevalence of adult cigarette smoking – United States, 1999-2015. J Safety Res. 2018 Dec;67:197-201. doi: 10.1016/j.jsr.2018.06.001. Epub 2018 Jun 19. PMID: 30553424; PMCID: PMC6486794. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30553424/

Immagine in evidenza: ANSA, Autore: Stefania Iantaffi