NO, SI, forse
Il divieto di fumare negli stadi italiani è stato introdotto nel 2012 dall’Osservatorio Nazionale sugli Eventi Sportivi, un organismo del Ministero dell’Interno. Il divieto dovrebbe applicarsi a tutti gli impianti sportivi, compresi gli stadi, le arene e gli altri luoghi pubblici e aperti al pubblico in cui si svolgono spettacoli o manifestazioni. Tuttavia, in mancanza di una legge specifica che, tra l’altro, preveda sanzioni per i trasgressori, il divieto resta inapplicato. Indipendentemente dallo Stato e dalla legge, le società sportive, con i regolamenti degli stadi, possono stabilire se all’interno si può fumare o no.
Ad oggi, le società sportive non hanno dimostrato sensibilità verso la protezione del pubblico dal fumo passivo, ma le cose potrebbero migliorare.
In quali stadi italiani è vietato fumare
Esaminando i regolamenti degli stadi delle squadre della serie A per il campionato 2024-2025, si evince che non è possibile fumare nell’Allianz Stadium (Juventus), San Siro (Milan e Inter), Bentegodi (Verona) e Dall’Ara (Bologna). (vedi i punti colorati in verde nella mappa).
Allo stadio Olimpico “Grande Torino”, dove gioca il Torino, si può fumare solo in determinati posti, mentre in tutti gli altri stadi si può fumare liberamente. Curiosamente, nello stadio di Bergamo, il divieto di fumare era in vigore fino a pochi anni fa, ma nel regolamento attuale non se ne parla più (vedi i punti in colore giallo sulla mappa).
In tutti gli altri stadi della serie A (Como, Empoli, Firenze, Genova, Lecce, Napoli, Parma, Roma, Udine, Venezia), contrassegnati con il colore rosso, non esiste alcun divieto di fumo.
Il divieto di fumare negli stadi è una realtà in molti paesi
Se consideriamo l’Europa, il Regno Unito é stato uno dei primi paesi ad introdurre il divieto totale di fumo negli stadi, già a partire dagli anni ’90. Anche l’Irlanda ha un divieto totale di fumo in tutti i luoghi pubblici chiusi, inclusi gli stadi.
La Spagna ha introdotto il divieto di fumo negli stadi nel 2011. In Francia, il divieto di fumo negli stadi è in vigore dal 2006. In Germania, dove non esiste una legge federale che lo imponga, la maggior parte degli stadi ha adottato politiche antifumo, Nei Paesi Bassi vige il divieto di fumo negli stadi.
In futuro la situazione potrebbe migliorare
A livello globale, la tendenza è quella di vietare il fumo negli stadi per proteggere la salute di spettatori, atleti e personale.
Per gli Europei di calcio del 2024, la UEFA – nel contesto di una strategia per la sostenibilità ambientale e sociale, -ha stabilito che tutti gli stadi dovevano essere “liberi dal fumo” grazie a un divieto che è stato effettivamente rispettato. Il divieto ha riguardato le sigarette tradizionali, quelle elettroniche e i prodotti del tabacco riscaldato.
Il progetto finanziato dall’Unione Europea “Healthy Stadia” svolge un’attività di promozione degli stadi liberi dal fumo e rende disponibili accurate linee guida per l’applicazione di regolamenti che vietino di fumare negli stadi..
In Italia, nel 2022 è stata presentato al Senato, ad opera di un nutrito gruppo di Parlamentari, un Disegno di Legge sulla estensione del divieto di fumo nei locali aperti al pubblico che includeva anche gli stadi. La fine della XVIII legislatura ne impedì la discussione. C’è da augurarsi che i Parlamentari favorevoli presenteranno il disegno di legge anche in questa legislatura.
Tutti coloro che amano lo sport possono fare qualcosa
.Ad esempio, gli appassionati possono esigere dalle Società sportive che il regolamento dello stadio preveda il divieto di fumare. E’ quello che ha fatto un tifoso dell’Atalanta.
Questa riportata sotto è la sua lettera alla società sortiva:
Sono un abbonato dell’Atalanta e vi scrivo per segnalare il rischio per la salute pubblica all’interno dello stadio di Bergamo (Gewiss Stadium), causato dalla mancanza di un divieto esplicito di fumare. Oltre a creare disturbo durante le partite, il fumo passivo è causa di gravi problemi per la salute pubblica: nel settore della Curva Sud ci sono anche molti ragazzi minorenni. Nel regolamento dello stadio non c’è alcun divieto di fumo. [Il divieto di fumare nello stadio dell’Atalanta è stato in vigore fino al 2020. NdR].
Una politica anti fumo garantirebbe agli utenti dello stadio di beneficiare del diritto a respirare aria pulita, diritto che è diventato uno standard internazionale di comfort e sicurezza e che è ormai un requisito degli eventi sportivi in molti Paesi europei e nel resto del mondo.
Ci sono molti stadi in Italia in cui vige il divieto.
Il fumo di tabacco è uno dei più gravi problemi di salute a livello globale e, secondo i dati diffusi dall’OMS, è responsabile della morte di 6 milioni di persone ogni anno, di cui oltre 600 mila a causa dell’esposizione al fumo passivo.
Vi chiedo gentilmente, se possibile, di porre rimedio al problema con alcuni cartelli indicanti il divieto di fumo agli ingressi degli spalti e mediante annunci dello speaker prima delle partite, predisponendo inoltre dei “posti fumo” negli spazi sotto le tribune, lontani dagli accessi alle tribune.
Gli steward presenti all’interno dello stadio, in quanto incaricati di pubblico servizio, hanno la possibilità di far rispettare il divieto, essendo tutelati dalle norme del codice penale che tutelano la figura del pubblico ufficiale.
Non intendo limitare la libertà di nessuno, ma un comportamento rispettoso nei confronti della salute di chi non fuma mi sembra una proposta di civiltà.
Riferimenti di interesse
Ministero degli Interni. Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive- Determinazione del Settembre 2012
Healthy Stadia, Linee Guida Stadi Senza Tabacco (Guida breve)
Senato della Repubblica XVIII Legislatura. Disegno di Legge – Modifiche all’articolo 51 della Legge 16 Gennaio 2003 concernente l’introduzione del divieto di fumo in aree all’aperto Senatore G. Auddino e altri.
UEFA. EURO 2024 – Germania. Strategia per la Sostenibilità Sociale e Ambientale del Campionato Europeo di calcio 2024 (vedi la diapositiva n. 26)
UEFA EURO 2024 Regolamento per gli Stadi (Stadium Rules)