da un reportage del Guardian, della serie: Tobacco, a deadly business.
Prove allarmanti sulla diffusione di attività promozionali rivolte ai ragazzini sono state raccolte da Tobacco-Free Kids con indagini in oltre 22 paesi a basso e medio reddito, a partire dal 2014. Giornalisti del Guardian hanno condotto a loro volta una inchiesta e messo insieme un accurato reportage.
(di Sarah Boseley a Londra, Dan Collyns a Lima, Kate Lamb a Giacarta e Amrit Dhillon a Delhi) .
Sigarette in vendita vicino agli ingressi delle scuole, accanto a pubblicità che normalizza il fumo. Bancarelle e negozietti pieni di immagini di marchi di sigarette vivacemente colorati, mettono in vendita sigarette sfuse, accanto a dolci e caramelle. Sigarette Marlboro, Pall Mall, Lucky Strike, vendute e promosse a meno di 300 metri dalle scuole in quasi tutti i paesi presi in esame.
In Perù, i corrispondenti del Guardian hanno confermato questi risultati: sigarette sfuse in vendita in negozi d’angolo vicino alle scuole, con aromi e gusti che attraggono i ragazzini, come menta, limone, frutti di bosco, uva, cannella o loro combinazioni.
In India, hanno potuto vedere sigarette sfuse in vendita accanto a dolci, direttamente di fronte ai cancelli della scuola. E, in Indonesia, insegne pubblicitarie su bancarelle vicine a una scuola elementare; il rivenditore ha loro raccontato che, ogni pochi mesi, i rappresentanti della compagnia di tabacco li visitavano e li rifornivano di nuovo materiale pubblicitario. L’inchiesta si estende anche a Paesi Africani, come la Nigeria, il Botswana, il Sud Africa con simili .
Alla richiesta di chiarimenti da parte del giornale, Philip Morris International ha risposto che non indirizza mai il marketing ai ragazzini e British American Tobacco ha dichiarato che ha regole severe volte a impedire l’offerta di sigarette ai ragazzini.
Ma la coerenza tra le prove raccolte fa pensare che, contrariamente a quanto sbandierato circa la loro conversione a un mondo senza fumo, stiano continuando le attività pubblicitarie delle compagnie del tabacco rivolte agli adolescenti, spingendoli,
nei paesi più poveri, verso le sigarette combustibili e, nei paesi più ricchi, verso le sigarette a tabacco riscaldato o quelle elettroniche.
Mark Hurley, direttore globale per la comunicazione, della campagna Tobacco-Free Kids ha dichiarato che: “in tutti i paesi a basso e medio reddito studiati, in Europa orientale, America latina, Africa ed Asia, abbiamo visto che le compagnie di tabacco come Philip Morris International e British American Tobacco conducevano una pubblicità aggressiva diretta ai ragazzini” ha affermato. “Vediamo scuole e parchi giochi nelle principali città circondati dalla pubblicità, tra le altre, di Marlboro e Lucky Strike. Non è un incidente. Fa parte di una tattica delle aziende globali del tabacco per garantirsi nuovi clienti dei loro prodotti, che resteranno fedeli per tutta la vita”.
Il Direttore del programma dell’OMS Tobacco Free Initiative, ha dichiarato: “L’industria del tabacco è impegnata a legare al tabacco le persone in giovane età promuovendo e vendendo i suoi prodotti vicino alle scuole. Ma molti paesi, compresa la Thailandia, lavorano per bloccare tali pratiche, introducendo politiche che limitano la vendita vicino alle scuole.
Paesi studiati
Sono stati inclusi Argentina, Bangladesh, Benin, Bulgaria, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Burkina Faso, Camerun, Georgia, India, Indonesia, Kenya, Moldavia, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Romania, Sud Africa, Svizzera, Uganda e Ucraina.