La prevalenza di fumatori di sigarette tradizionali continua a calare
Nel 2023, i fumatori, tra gli italiani dai 18 ai 69 anni, erano il 24,3% della popolazione.
Nell’arco di 15 anni, la prevalenza è diminuita, quasi costantemente, a un ritmo di 0,3 punti percentuali ogni anno.
Oggi, con l’aumento e la diversificazione dell’offerta commerciale di prodotti del tabacco, quando parliamo di fumatori dobbiamo precisare che, secondo i criteri dell’OMS adottati da PASSI, essi sono persone che hanno fumato almeno 5 pacchetti di sigarette nella vita e che, al tempo del’intervista, fumano sigarette tradizionali, da sole oppure alternandole ad altri prodotti del tabacco, come quelli elettronici (sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato). Se consideriamo i consumatori di tutti i tipi di sigarette anche questi consumatori, il quadro diventa più complesso.
Quali tipi di sigarette si consumano oggi i Italia
•Sigarette tradizionali confezionate
•Sigarette rollate in proprio (Roll Your Own)
•Prodotti a tabacco riscaldato
I consumatori aumentano a causa dell’offerta di prodotti elettronici
I fumatori di sole sigarette tradizionali sono diminuiti fino al 19,8%, cui vanno aggiunti un 4,5% di italiani adulti che usano sia sigarette tradizionali che nuovi prodotti del tabacco (poliuso).
A questi vanno aggiunti i consumatori che usano solo prodotti elettronici (il 3,3% degli adulti). Aggiungendo quest’ultimo segmentoi, la percentuale complessiva di consumatori arriva fino al 27,6%.
Alla fine, considerando tutti questi prodotti, la prevalenza di consumatori torna ad aumentare. Quali conseguenze sulla salute?
Fumatori, rollatori, svapatori … e salute (Italia, 2023)
La figura a fianco mostra la prevalenza di consumatori di sigarette, per tipo di prodotto usato. Il 20% degli adulti italiani fuma solo sigarette tradizionali, mentre il 4,5% alterna ad esse il consumo di uno dei nuovi prodotti elettronici (sigarette elettroniche e tabacco riscaldato).
Per entrambi questi tipi di consumatori il rischio per la salute è lo stesso di quello del fumo di tabacco: dipendenza, malattie oncologiche, cardiovascolari e respiratorie (che provocano la, perdita di dieci anni di vita in media per ogni fumatore), danno all’economia familiare, ridotta produttvità.
Anche per i fumatori di sigarette rollate a mano (1 su 7 fumatori tradizionali), il rischio per la salute non è meno grave, a dispetto di quanto pensano a volte coloro che le usano come prodotto più naturale e per questo meno dannoso.
Il 3,1% degli italiani consuma solo prodotti elettronici. Non ci sono certezze sull’entità dei danni alla salute del consumatore da questi prodotti, ma essi non sono innocui. I rischi sono l’acquisizione e il mantenimento della dipendenza, il danno all’economia familiare e l’esposizione a sostanze tossiche che, a lungo termine, provocano malattie anche se non esistono ancora evidenze definitive sull’entità di tali rischi.
Fonte
Istituto Superiore di Sanità. Abitudine al fumo 2023. Soveglianza PASSI. Epicentro