Se vendute come prodotto di consumo sono dannose per la salute della popolazione

Il gruppo di studio dell’OMS sulla regolamentazione del tabacco ha pubblicato una serie di rapporti che contengono raccomandazioni basate sull’evidenza sulle sigarette elettroniche [in gergo tecnico chiamate “sistemi elettronici di erogazione della nicotina” (Electronic Nicotine Delivery Systems – ENDS) e “sistemi di erogazione senza nicotina” (Electronic Non Nicotine Delivery Systems -ENNDS)].

L’OMS invita i paesi a includere la regolamentazione delle sigarette elettroniche nell’ambito di un approccio globale al controllo del tabacco, che prevede l’aumento delle accise sul tabacco, i divieti di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco, avvertenze sanitarie, aree senza fumo e campagne sui mass media.

Il consumo di sigarette elettroniche si è diffuso rapidamente in molti paesi. In parte la motivazione per usarle è un tentativo di smettere di fumare. Ma le prove non supportano la conclusione che le sigarette elettroniche, utilizzate come prodotti non terapeutici (cioè in vendita come prodotti di consumo) siano realmente efficaci per aumentare la cessazione nella popolazione.
E’ quindi necessaria un’azione urgente e forte per ridurre il rischio di uso delle sigarette elettroniche. Nella nota tecnica pubblicata il14 Dicembre 2023, l’OMS elenca i fatti e le considerazioni che sono alla base dell’invito all’azione. Qui sotto è riportata ampia parte della nota tecnica tradotta in Italiano. [Leggi OMS lancia l’allarme sull’uso delle sigarette elettroniche tra i bambini]

I giovani usano sempre più le sigarette elettroniche

E’ una tendenza che, in diversi paesi, è fonte di grande preoccupazione per la salute pubblica (9,10,18–20). Il numero di giovani di età compresa tra 16 e 19 anni che attualmente utilizza la sigaretta elettronica in Canada è raddoppiato dal 2017 al 2022 (20), in Inghilterra (Regno Unito) è triplicato negli ultimi tre anni (21). In Canada, Inghilterra e Stati Uniti tra il 40% e il 50% di coloro che utilizzano le sigarette elettroniche ha dichiarato di usarle entro 30 minuti dal risveglio, un indicatore di forte dipendenza (20). Inoltre, in questi stessi paesi, tra il 56% e il 64% dei giovani dai 16 ai 19 anni che usavano sigarette elettroniche, si considerava dipendente (un poco o molto) dalle sigarette elettroniche (20).

Seconda generazione di e-cig con cartuccia pre-riempita o ricaricabile

Il Global Tobacco Surveillance System rivela che l’uso attuale delle sigarette elettroniche da parte dei ragazzi in età scolare di età compresa tra 13 e 15 anni spesso supera quello dei gruppi di età più avanzata ( ≥ 15 anni) (22). Ad esempio, nelle Filippine, Romania, Ucraina e Uruguay, i confronti,, in un simile intervallo di tempo, mostrano un range compreso tra lo 0,2 e il 3,4% degli adulti che attualmente utilizzano sigarette elettroniche, rispetto all’8,2-18,4% tra i giovani (22). Inoltre, in molti paesi e aree, come Albania, Bielorussia, Repubblica Dominicana, Guam, Marocco, Niue, Oman, Federazione Russa e Ucraina, l’uso delle sigarette elettroniche tra i 13 – 15 anni è 2 – 3 volte più diffuso rispetto a quanto lo sia quello delle sigarette convenzionali e in Paraguay  4 volte più diffuso (22). Allo stesso modo, in Inghilterra, i ragazzi che “svapano” sono attualmente più numerosi di quelli che fumano (23).

Uso duale

In un’ulteriore analisi trasversale tra i giovani di età compresa tra 13 e 15 anni, che ha esaminato i dati di 75 paesi a livello globale, la prevalenza dell’attuale uso duale (cioè l’uso contemporaneo di sigarette elettroniche e sigarette convenzionali) variava dallo 0,1% in Cambogia al 10,0% in Italia e al 13,6% in Polonia (24). L’uso duale era cinque volte più elevato tra i ragazzi rispetto alle ragazze (24). Inoltre, uno studio condotto su ragazzi di età compresa tra 15 e 16 anni in 32 paesi europei mostra che, nel complesso, la percentuale di coloro che praticano l’uso duale è pari al 6,4% (25). All’interno di un sottoinsieme, composto da sei paesi nordici, la prevalenza dell’uso duale varia dal 23% al 31% (26). L’uso di sigarette e sigarette elettroniche è il modello più comune di uso duale nella maggior parte di questi paesi (26). In tutti e sei i paesi studiati, tra gli attuali utilizzatori di sigarette elettroniche, il triplo utilizzo (sigarette elettroniche più sigarette convenzionali più snus) varia tra il 3% e il 13% (26).

L’uso di sigarette elettroniche aumenta l’uso di sigarette tradizionali

Inoltre, studi epidemiologici di alta qualità dimostrano costantemente che l’uso delle sigarette elettroniche aumenta il consumo di sigarette convenzionali. In particolare tra i giovani non fumatori, l’aumento è di quasi tre volte (27).

Le puff usa e getta, la più recente generazione di e-cig, contengono molta più nicotina di prima e sono sempre più economiche e accessibili

Tra il 2017 e il 2022, la concentrazione di nicotina delle sigarette elettroniche monouso (non ricaricabili e usa e getta) vendute negli Stati Uniti è quasi triplicata (una tendenza che è stata soprannominata: “la corsa agli armamenti della nicotina”), la capacità di liquido elettronico é quintuplicata e il prezzo é diminuito di quasi il 70% (28). L’attuale generazione di sigarette elettroniche usa e getta negli Stati Uniti contiene livelli di nicotina paragonabili a quelli di diverse stecche di sigarette (28,29).

Ultima generazione di e-cig: quelle usa e getta

A differenza del 2017, anno in cui quasi nessuna sigaretta elettronica usa e getta conteneva elevati livelli di nicotina, cioè il 5% o più, nel 2022, oltre il 95% delle usa e getta vendute negli Stati Uniti ne conteneva più del 5% (28). Inoltre, negli Stati Uniti, i prezzi sono crollati e il potere d’acquisto dei giovani sensibili ai prezzi è quasi triplicato (28). Analogamente, un’analisi dei dati sulle vendite globali tra il 2019 e il 2022 nei principali mercati mostra un aumento della capacità dei serbatoi, in particolare nei mercati extra UE, ed anche la diminuzione dei prezzi tra 30 e 50% (2).

Le sigarette elettroniche sono dannose

Le sigarette elettroniche riscaldano un liquido per produrre aerosol che viene inalato dall’utente (30). Gli e-liquid possono contenere o meno nicotina e additivi, aromi e altre sostanze chimiche; molti di questi composti sono tossici per la salute delle persone (30).
Alcune sostanze prodotte dalle sigarette elettroniche sono notoriamente cancerogene e, da sole, sono associate ad un aumento del rischio di disturbi polmonari, avvelenamenti, lesioni e ustioni e tossicità immediata da nicotina per inalazione (5, 27). Le sigarette elettroniche possono avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare, compreso l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. L’esposizione alle emissioni delle sigarette elettroniche comporta rischi anche per gli astanti (5).

Sigarette elettroniche con serbatoio (crediti Vaping Zone)

Tutte le sigarette elettroniche emettono sostanze chimiche tossiche, inclusa la nicotina che crea elevata dipendenza e può influenzare negativamente lo sviluppo del feto (in una donna incinta), come pure lo sviluppo cerebrale, in bambini e adolescenti (5,27). Questi gruppi di età sono altamente suscettibili alla dipendenza dalla nicotina (31).

Sorgono ulteriori preoccupazioni riguardo alla personalizzazione sigarette elettroniche che consente all’utente di aumentare l’assorbimento di nicotina, e riguardo alle nuove sigarette elettroniche usa e getta e pod che sono capaci di una maggiore erogazione di nicotina (27).
L’uso duale poi è almeno altrettanto pericoloso e probabilmente più pericoloso del fumo di sigarette convenzionali o dell’uso delle sole sigarette elettroniche (32).
Le sigarette elettroniche sono utilizzate dalla popolazione come prodotti di consumo ed è stato dimostrato che, nella popolazione, non sono efficaci per la cessazione ma al contrario può portare alla continuazione dipendenza dalla nicotina.

Le sigarette elettroniche non aumentano i tassi di cessazione del fumo nella popolazione. Se usate in un contesto clinico, possono fornire un piccolo aiuto per smettere di fumare sigarette tradizionali

Uno dei motivi addotti per l’uso delle sigarette elettroniche è che spesso vengono usate per smettere di fumare (33,34).
Nonostante siano state promosse a questo scopo, le sigarette elettroniche utilizzate nel mondo reale non hanno dimostrato di essere efficaci per aumentare i tassi di cessazione nella popolazione (35,36).
Esistono prove da studi randomizzati controllati che le sigarette elettroniche contenenti nicotina, se usate quotidianamente come interventi medici in contesti clinici, possono aiutare a smettere di fumare sigarette tradizionali, continuando a svapare oppure smettendo anche con li svapo (37). Tuttavia una meta-analisi che ha esaminato l’astinenza da nicotina (cioè da sigarette tradizionali ed elettroniche) ha rilevato che, rispetto alla terapia sostitutiva della nicotina (con cerotti o chewing alla nicotina), le sigarette elettroniche erano associate a probabilità significativamente più basse di liberarsi dalla nicotina (38). Altri hanno riportato un uso continuato di sigarette elettroniche tra le persone che avevano smesso di fumare (39,40), suggerendo che le sigarette elettroniche possono portare a far continuare la dipendenza dalla nicotina.

La mancanza di prove sulla sicurezza delle sigarette elettroniche, cioè il rischio di gravi problemi di salute, assieme al rischio di continuare la di<pendenza limitano qualsiasi conclusione riguardante il bilancio complessivo dei benefici e dei danni dell’uso delle sigarette elettroniche per smettere di fumare, rispetto ad altri approcci.

Sigaretta elettronica come prodotto di consumo o come medicinale?

Affinché un prodotto sia idoneo alla cessazione, deve dimostrare sia efficacia che sicurezza. Attualmente, le prove non supportano una conclusione generalizzabile secondo cui la commercializzazione delle sigarette elettroniche come prodotti di consumo migliorerà la salute della popolazione sostenendo la cessazione dell’uso del tabacco. L’uso delle sigarette elettroniche come prodotti di consumo non si è dimostrato efficace per la cessazione a livello di popolazione, il modo in cui la sigaretta elettronica viene effettivamente utilizzata nel mondo reale (5, 27,41,42).

Controllando l’erogazione desiderata di nicotina, l’utente di un sistema aperto può spesso anche inconsapevolmente influenzare negativamente la quantità di sostanze tossiche diverse dalla nicotina emesse (3), ed anche le emissioni a cui sono esposti gli astanti (5). I livelli di sostanze tossiche possono variare enormemente tra i marchi e all’interno dei marchi e talvolta raggiungere livelli più elevati rispetto al fumo di tabacco (44,45).

Caratteristiche del dispositivo: potenza della batteria

La tensione della batteria e le impostazioni di alimentazione predefinite differiscono ampiamente tra i modelli. Inoltre i dispositivi più avanzati spesso consentono all’utente di regolare le impostazioni di potenza (5). E’ un fatto importante perché l’energia elettrica generata nel dispositivo può determinare la quantità di nicotina e sostanze tossiche a cui è esposto l’utente.
Aumentando la potenza del dispositivo si aumenta la resa di nicotina; uno studio ha scoperto che l’aumento della potenza in uscita da 3 a 7,5 W ha aumentato la resa di nicotina di quattro o cinque volte (3) . Tuttavia, l’aumento della potenza da 4,1 a 8,8 W ha circa triplicato le emissioni di aldeidi volatili; aumentando la potenza da 6 a 13 W sono aumentate di 100 volte le emissioni del cancerogeno benzene (44) . Mentre i modelli precedenti avevano una potenza di circa 10 W, in alcuni modelli la potenza è stata portata a più di 250 W, aumentando il rischio di esposizione degli utenti a componenti dannosi e potenzialmente dannosi (5,44).

Quarta generazione: la sigaretta con pod pre-riempiti (Juul)

Gli e-liquid

Gli e-liquid dei dispositivi preriempiti possono contenere livelli molto elevati di nicotina > 60 mg/mL (3,27) e i liquidi “fai da te” possono raggiungere livelli di nicotina di circa 130 mg/mL (3,27). Oltre alla nicotina, le emissioni delle sigarette elettroniche contengono altre sostanze tossiche, che sono presenti nel liquido o si formano per effetto della decomposizione termica degli ingredienti del liquido (44).

Anche gli aromi nelle sigarette elettroniche possono aumentare la tossicità generale degli aerosol (3). Diversi aromi hanno sollevato preoccupazioni per la salute (44). Le sigarette elettroniche di quarta generazione (pod, pod mod e usa e getta) contengono quasi esclusivamente e-liquid ad alta concentrazione di sale di nicotina. Il sale di nicotina rende la nicotina più facile da inalare con aumento del dosaggio erogato, con conseguente maggiore capacità di provocare dipendenza rispetto ad altri prodotti (27). Inoltre, i sistemi aperti consentono agli utenti di riempire il serbatoio del proprio apparecchio con le miscele che desiderano (5).

Comunemente gli utenti di sistemi ricaricabili mescolano e abbinano sapori, ed é comune la pratica del “fai da te”, talvolta con l’aggiunta di sostanze illecite (3).

Comportamento dell’utente: lo stile di svapo

L’aumento dell’intensità del tiro può generare più nicotina nel fumo (7). Con boccate più intense, alcuni utilizzatori di liquidi elettronici con un basso contenuto di nicotina possono anche ottenere la stessa quantità di nicotina, per boccata, degli utilizzatori di liquidi ad alto contenuto di nicotina (3). Modelli di boccata più intensi possono anche esporre gli utenti a quantità più elevate di sostanze tossiche, compreso un aumento della produzione di carbonili, che sono stati correlati alle malattie polmonari nei fumatori (3).

L’etichettatura non è sempre accurata

Molto rimane sconosciuto su tutti i contenuti dell’ampia varietà degli e-liquid, così come sulle loro emissioni ( 45) . Questi prodotti non vengono regolarmente testati dai governi, principalmente a causa della mancanza di capacità, e le persone sono ignare riguardo a cosa stanno ispirando (46) . Ulteriori studi hanno scoperto che non sempre l’etichetta informa accuratamente sul contenuto di nicotina e che l’etichettatura errata è un problema frequente (47,48).

Gli interessi commerciali legati alle sigarette elettroniche danneggiano la salute pubblica

Esiste un “conflitto di interessi fondamentale tra l’industria del tabacco e la salute pubblica” (49). L’industria del tabacco e i suoi gruppi di facciata (50) hanno una lunga storia di inganno del pubblico sui rischi associati ai prodotti del tabacco, e ora la storia si ripete con i prodotti del tabacco e della nicotina nuovi ed emergenti. Ciò significa che i risultati della ricerca finanziata dalle aziende produttrici di tabacco e dai loro gruppi di facciata non possono essere accettati per oro colato. La sesta sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (WHO FCTC) ha sottolineato la fondamentale necessità di proteggere la salute pubblica da “tutti gli interessi commerciali e di altro tipo relativi alle sigarette elettroniche, compresi gli interessi dell’industria del tabacco” (51).
In una revisione di 105 studi che analizzavano la composizione dei liquidi e delle emissioni, il 30% aveva autori che avevano ricevuto, direttamente o indirettamente, finanziamenti da portatori di interesse, inclusa l’industria del tabacco e le industrie correlate (43).

A livello nazionale, la regolamentazione è insufficiente

Pochissimi paesi hanno adottato misure per proteggere i ragazzi dalle sigarette elettroniche (30). In particolare, le sigarette elettroniche comportano anche il rischio aggiuntivo di rinormalizzare il comportamento del fumo tra le popolazioni più giovani . 88 paesi, che coprono una popolazione di 2,3 miliardi di persone, non hanno un’età minima alla quale questi prodotti possono essere acquistati e 74 paesi, con oltre 2 miliardi di persone, non hanno norme in vigore riguardanti le sigarette elettroniche (30) . Questi prodotti sono regolamentati in qualche modo in 121 paesi, inclusi 34 paesi che ne hanno vietato la vendita e 4 che vietano tutti i gusti (30).

Un approccio globale al controllo del tabacco include regole chiare sulle sigarette elettroniche

I paesi dovrebbero attuare un approccio globale al controllo del tabacco, che includa l’aumento delle accise sul tabacco, il divieto di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco, avvertenze sanitarie, aree senza fumo e campagne sui mass media. L’approccio globale dovrebbe includere le misure per rafforzare il controllo delle sigarette elettroniche.

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Fonte

World Health Organization. Technical note on the call to action on electronic cigarettes 14 Dicembre 2023

OMS LANCIA L’ALLARME SULL’USO DELLE SIGARETTE ELETTRONICHE TRA I BAMBINI 14 Dicembre 2023