Questo dicono i dati italiani dell’indagine mondiale sull’uso dei prodotti del tabacco  (GYTS)

I ragazzi, in Italia, sono fortemente esposti alla pressione a consumare prodotti del tabacco e della nicotina: nel 2022, il 25% consumava sigarette, sigarette elettroniche o prodotti a tabacco riscaldato, ma molti di più erano quelli che avevano sperimentato uno di questi prodotti.
Nell’arco di poco più di dieci anni, i modelli di consumo sono cambiati: nel 2010 le sigarette tradizionali erano l’unico prodotto del tabacco fumato dai ragazzi, nel 2022 la maggioranza dei ragazzi ha dichiarato di usare più prodotti (sigarette elettroniche, prodotti a tabacco riscaldato e sigarette tradizionali).
Lo Stato dovrebbe proteggere i minori dalla dipendenza da prodotti del tabacco, la cui vendita è ad essi vietata. Tuttavia, i dati mostrano che non è difficile per i nostri ragazzi procurarsi sigarette, sigarette elettroniche e tabacco riscaldato, attraverso la rete di amici o, semplicemente, dal tabaccaio.

Tra i ragazzi di 13-15 anni, uno su 4 è un consumatore di prodotti a base di nicotina

Percentuale di fumatori correnti e di non fumatori
ragazzi 13 – 15 anni (Italia, dal 2010 al 2022)

Un ragazzo su 2 ha sperimentato almeno una volta i prodotti a base di nicotina

Percentuale di sperimentatori e di mai fumatori
ragazzi 13 – 15 anni in (Italia 2010 – 2022)

Cambia il consumo di nicotina tra i ragazzini, in Italia: la moltiplicazione dei prodotti sul mercato sta provocando il poli-uso

Percentuale di fumatori, per tipo di prodotto consumato, ragazzi 13 – 15 anni (Italia 2010 – 2022)

Poli-uso: la maggior parte dei ragazzini che fumano consuma più di un prodotto

Percentuale di fumatori, per combinazione di prodotti consumati, ragazzi 13 – 15 anni (Italia 2022)

Come fanno i ragazzi a procurarsi i prodotti a base di nicotina la cui vendita è vietata  ai minori?

Percentuale di fonti di approvvigionamento di sigarette, e-cig e tabacco riscaldato dei ragazzi di 13-15 anni (Italia 2022)

Il divieto di vendita ai minori e la minaccia di sanzioni ai rivenditori infedeli non impediscono ai ragazzini di 13-15 anni di procurarsi prodotti tossici, quali sigarette, e-cigs e prodotti a tabacco riscaldato da cui rischiano di restare dipendenti per anni.
A quanto riferiscono i ragazzi, due sono le principali fonti di approvvigionamento. La normale rete di vendita, costituita da tabaccai, distributori automatici e rivendite situate presso bar o hotel, è la prima fonte di rifornimento di sigarette tradizionali (37% dei ragazzi fumatori si procura le sigarette così). Il network informale di amici e parenti è la prima fonte per sigarette elettroniche e tabacco riscaldato (oltre il 40% dei ragazzi consumatori si procura e-cigs e prodotti a tabacco riscaldato così).

Tutti i dati all’indirizzo: https://www.epicentro.iss.it/gyts/Indagine-2022-dati-nazionali