L’abolizione del pacchetto neutro (plain packaging) frutto della pressione dell’industria del tabacco sul governo del Presidente Lacalle Pou

Il governo dell’Uruguay ha annunciato un nuovo decreto che consentirà alle aziende produttrici di tabacco di inserire materiale scritto nei pacchetti di sigarette e scrivere messaggi sulle sigarette, in palese violazione del principio del divieto di pubblicità del tabacco in quel paese. Sono azioni vietate dalla legislazione uruguaiana sul plain packaging.

Pacchetti di sigarette uruguaiane Montepaz

L’Uruguay è il ​​paese dell’America Latina con la politica di controllo del tabacco più sviluppata ed è stato spesso citato come un esempio di coraggio politico in questo settore, a livello globale. La decisione di oggi rappresenta una battuta d’arresto per la leadership del paese nel controllo del tabacco 

L’Uruguay è stato il primo paese dell’America Latina a introdurre, nel 2019, il plain packaging (il pacchetto neutro dei prodotti del tabacco). Si tratta di una misura che impone pacchetti di tabacco di colore e consistenza uniformi, privi di marchio, logo o altri elementi promozionali all’interno o all’esterno della confezione. 
Il suo scopo è di ridurre l’attrattività dei prodotti del tabacco, aumentare la visibilità delle avvertenze per la salute e ridurre la capacità di Big Tobacco di fuorviare i consumatori sui danni del fumo.
In diversi paesi le sigarette sono vendute in questo tipo di pacchetti.
Quando adottato insieme ad altre misure di comprovata efficacia, il pacchetto generico è stato determinante per la riduzione dei tassi di fumo.

Nel 2010, l’Uruguay destò la meraviglia del mondo per il suo coraggio quando, citato in giudizio dalla più grande multinazionale del tabacco, la Philip Morris, invece di fare marcia indietro, difese le sue leggi, infliggendo infine un’imbarazzante sconfitta legale alla multinazionale del tabacco.

Il Presidente dell’Uruguay La Calle Pou

Le motivazioni del Presidente

Il Presidente La Calle Pou, pressato dalle domande della stampa, ha ammesso che la decisione è stata presa per andare incontro alle esigenze dell’industria nazionale del tabacco (Montepaz) ed ha detto che serve a proteggere i lavoratori uruguaiani. “Se me lo avesse chiesto una fabbrica di gomme da masticare, lo avrei fatto lo stesso” ha detto ai giornalisti.

Questa non è la prima volta che l’amministrazione di Lacalle Pou offre all’industria del tabacco esattamente ciò che essa desidera. Infatti, prima di questa decisione, il governo aveva già annullato il divieto di vendita di sigarette riscaldate come IQOS e Glo.
Il quotidiano uruguaiano El Observador segnala che l’industria Montepaz aveva finanziato la campagna elettorale del partito del Presidente con $ 552.180.

Insegnamenti per l’Italia

Questa battuta d’arresto delle politiche di controllo del tabacco in un paese molto lontano da noi, può insegnarci che nessuna conquista è ottenuta per sempre perché la lobby del tabacco continua a tramare nell’ombra, facendo leva sulle sue capacità di relazioni pubbliche, i soldi e il ricatto occupazionale.
Big Tobacco è un lupo che si traveste da agnello quando dichiara, ad esempio, che vuole combattere il fumo con i prodotti “a minor rischio”, ma i suoi interessi sono sempre gli stessi: avere il maggior numero possibile di persone dipendenti da nicotina e tabacco.
Come ha detto Deborah Sy, del Global Center for Good Governance in Tobacco Control, uno dei centri che collaborano con la Convenzione Quadro per il controllo del tabacco dell’OMS: “È impossibile produrre, commercializzare e vendere prodotti del tabacco in modo compatibile con la salute pubblica [….]. E’ ora di chiudere le porte che permettono alle aziende del tabacco di influenzare la politica”.  

Tobacco-free kids

L’organizzazione Campaign for tobacco-free kids ha esortato il presidente Lacalle Pou a revocare questo decreto: “Ora più che mai, il governo dell’Uruguay dovrebbe raddoppiare il suo impegno per la salute pubblica, invece di aprire la porta alle aziende del tabacco per il marketing dei loro prodotti mortali con l’obiettivo di attirare nuovi consumatori in una dipendenza che dura tutta la vita.” E conclude: “Non dimentichiamo mai che il consumo di tabacco è la principale causa di morte prevenibile, perché uccide ogni anno oltre 8 milioni di persone in tutto il mondo. Il mondo ha bisogno di leader disposti a resistere a Big Tobacco, non a cedere ai loro interessi.”

Fonte

Dichiarazione del Presidente della campaign for tobacco-free kids

Tobacco Tactics. Philip Morris vs the Government of Uruguay. 4 February 2020

Lacalle Pou reconoce que flexibilización en empaquetado de cigarrillos fue a pedido de Montepaz El Observador