Mobilitare le risorse di Impresa
Mobilitare le risorse di impresa
Dall’incontro del 1953 emerse l’esigenza di accantonare le differenze tra le aziende del tabacco, enfatizzate dalla concorrenza commerciale, essendo ora prioritaria l’esigenza di concordare questioni di rilevanza giuridica, politica e sociale per l’intero settore, nonché istituire e finanziare congiuntamente un centro per promuovere i loro generali interessi nelle pubbliche relazioni.
Nel 1954 l’industria istituì il Tobacco Industry Research Council il cui compito era quello di rassicurare il pubblico sul fatto che l’industria avrebbe indagato in modo responsabile l’associazione del fumo con la salute e risolto eventuali problemi che erano stati evidenziati. Il ruolo reale del TIRC, tuttavia, era quello di “spegnere i piccoli fuochi, prima che l’incendio si propaghi alla foresta”. Invece di sostenere un’autentica ricerca scientifica sul problema, spese milioni di dollari per pubblicizzare la ricerca che dimostrasse l’innocuità del tabacco. Il vero scopo era quello di confondere deliberatamente il pubblico sui rischi del fumo: Il dubbio è il nostro prodotto, proclamava un documento interno del settore del tabacco nel 1969. Suggerire dubbi sulla forte evidenza scientifica così che il pubblico non saprà cosa credere.
Verso la fine degli anni ’50 la maggior parte dell’industria aveva già preso atto che il fumo causa il cancro ai polmoni: nel 1958 tre scienziati britannici, dopo aver incontrato i principali funzionari e scienziati dell’industria del tabacco degli Stati Uniti, riferirono: Con una sola eccezione gli individui che abbiamo incontrato credevano che il fumo causa il cancro ai polmoni. Ad Aprile 1970 un memorandum interno della Gallaher Limited, società britannica del tabacco, commentando studi condotti su cani che avevano sviluppato il cancro dopo essere stati esposti al fumo di tabacco, riferiva: Il lavoro di Auerbach dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio che il fumo causa cancro polmonare (11).
Tuttavia nel 1969 fu messo a punto per la Brown & Williamson Tobacco il seguente messaggio pubblicitario: Dieci anni fa ci fu un allarme per il cancro causato dalla cera nei cartoni di latte. E poi sull’utilizzo dello iodio presente nella tintura. Queste teorie erano valide all’incirca come quelle che dicono che i rospi causano le verruche. E sono valide all’incirca come gli allarmi che oggi circondano le sigarette. Perché nessuno è stato in grado di produrre una prova conclusiva che il fumo di sigarette causa il cancro. Scientifica, biologica, clinica o di qualunque altro tipo.
La strategia dell’industria non richiede di prevalere nel dibattito che essa stessa induce. Basta che favorisca e perpetui l’illusione che esiste una controversia, per rendere torbide le acque intorno alle scoperte scientifiche che ne minacciano l’esistenza. Così offre rassicurazione ai fumatori, aiutandoli a razionalizzare e reprimere le loro preoccupazioni per la salute. Inoltre, le dichiarazioni non dimostrato! fatte risuonare da amichevoli o ingenui giornalisti, forniscono la scusa a governi per evitare di intraprendere risolute azioni governative o sociali contro il tabacco.
L’industria del tabacco ha un capacità fuori del comune di promuovere la ricerca che va a suo favore, denigrare la ricerca che minaccia i suoi interessi e produrre e gestire l’incertezza. I critici vengono screditati come persone ben intenzionate ma disinformate o in alternativa come crociati e fascisti della salute. L’industria continua a creare controversie intorno alla scienza pertinente a quasi ogni aspetto del tabacco e del suo controllo, compreso il fumo passivo, la dipendenza, i costi medici e quelli per la società e la promozione del fumo con la pubblicità.
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